I gusci d'uova si possono riutilizzare facilmente come decorazioni di Pasqua, ma, i gusci interi, si possono ottenere solo rinunciando a separare il tuorlo dall'albume, effettuando due buchini dai quali far fuoriuscire una miscela dei due componenti.
Con questo progetto ho voluto recuperare i gusci delle uova anche se rotti e con qualche pezzetto mancante, per ottenere nuovamente un uovo intero o mal che vada, un uovo spaccato (magari col pulcino visibile al suo interno.
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Ho spezzettato alcuni fogli di carta di riso con le mani (per ottenere dei bordi irregolari, con le fibre fuori dai bordi) e li ho incollati ai gusci con la colla vinilica.
La procedura è simile a quella della carta pesta. Si possono fare più strati per rafforzare la resistenza dell'uovo.
Una volta incollati i pezzi di carta di riso alle due metà dell'uovo, si incollano gli ultimi pezzetti, chiudendo la spaccatura centrale.
Passando la colla sopra l'ultimo strato di carta di riso, si ottiene un effetto lucido, che a me piace poco, per cui ho incollato un ultimo strato, facendo pressione con le dita, senza bagnare lo strato esterno della carta di riso con la colla.
In questo modo le fibre della carta di riso risaltano sullo sfondo e donano all'uovo un effetto quasi peloso e morbido al tatto.
Come ho detto prima, se le due metà dell'uovo sono troppo rotte, invece che creare un uovo intero, si può optare per un uovo spaccato, quindi aperto solo su un lato e "saldato" con la carta di riso, sul retro dell'uovo.
Per rendere più particolari questi ovetti, ho messo al loro interno un campanellino così che scuotendoli leggermente, se ne sente il suono.