Pollaio coibentato faidate (costruzione e avviamento) riciclando tutti i materiali

 

Riciclo creativo... di tutto di più per realizzare e avviare un pollaio

 
Pollaio coibentato faidate (costruzione e avviamento) riciclando tutti i materiali
Pollaio coibentato faidate (costruzione e avviamento) riciclando tutti i materiali

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La costruzione del pollaio è iniziata con la demolizione della vecchia cuccia per i cani e con il recupero di tutti i materiali riciclabili:
un cancello
tubi di ferro vari (tra cui un gazebo)
lastre coibentate
rete metallica elettrosaldata da 1 cm.
una vecchia vaschetta per bagnetto
un trasportino per animali
aste di legno quadrato
una stadia per le misurazioni del terreno
vasi di coccio rotti
vasi e sottovasi di plastica
 
Questa pagina, e il video qui pubblicato, sono la testimonianza di come sia possibile costruire un pollaio fai da te, riciclando il più possibile, in modo da renderlo conveniente rispetto all'acquisto delle uova di galline allevate da altri.
Oltre alla spesa delle galline e del sacco di mangime (circa 45 euro in tutto), l'unico costo sostenuto è stato il mix di cemento, sabbia e ghiaia.

Inoltre, in questo progetto-documentario, sono rappresentate le situazioni più comuni cui si va incontro quando si apre il pollaio a 3 galline ovaiole per la prima volta e l'osservazione del loro mondo, mi ha dato modo di riportare, a chi fosse interessato, ciò che ho notato, le impressioni che ho avuto. 
 
Seguendo lo stesso ordine del video, ho diviso, come segue, per argomenti:
 

Il primo argomento dunque è proprio la
 

Clicca sulle foto per ingrandirle

Pollaio coibentato faidate (costruzione e avviamento) riciclando foto 1-9
Pollaio coibentato faidate (costruzione e avviamento) riciclando foto 1-9

 
Dopo aver preso le misure del preesistente quadrato cementato adiacente una parete (immagine 1), abbiamo realizzato dei buchi nel cemento e cementato alcuni pali di ferro risalenti a un gazebo inutilizzato (immagine 2). Parlo al plurale perchè il tutto è avvenuto con la progettazione, la partecipazione e la supervisione di Paolo, al secolo Tziu Paulu, cucina d'altri tempi!

Una volta asciutto il cemento abbiamo fissato le prime lastre coibentate verticali (immagine 3) e la cornice della porta (immagine 4) con viti e bulloncini.
 
Quindi, abbiamo sistemato la prima lastra coibentata sul tetto (immagine 5) e davanti a questa, la rete elettrosaldata da 1 cm. (immagine 6), a prova di volpe e donnola.
 
La stessa rete l'abbiamo fissata su tutti i lati (immagine 7), con fil di ferro e inglobando la base della rete stessa, abbiamo steso uno strato di cemento (immagine 8) e tappato l'ingresso con un pallet (momentaneamente), per evitare che animali selvatici potessero lasciare le loro impronte durante la notte.
 
Una volta asciutto il cemento abbiamo fissato la porticina, realizzata con la vecchia stadia per le misurazioni dei terreni, di Tziu Paulu, unendo i pezzi con viti e bulloncini e squadrette (immagine 9).

Pollaio coibentato faidate (costruzione e avviamento) riciclando foto 10-18
Pollaio coibentato faidate (costruzione e avviamento) riciclando foto 10-18


All'interno del pollaio abbiamo sistemato un ulteriore pannello coibentato per impedire al vento di disturbare le galline (immagine 10), tenendolo sospeso da terra di pochi centimetri in modo da far scolare al di sotto l'acqua, durante le pulizie.

Per ridurre invece l'eccesso di sole, abbiamo pensato, in un secondo momento, di mettere un altro pannello coibentato sul tetto, sopra la rete, sporgente sul davanti (immagine 11). Potete notare infatti, appeso, un acchiappasogni, che ha in questo caso la funzione di avvisarmi prima di sbattere la testa!
 Invece subito fuori il pollaio ho messo un vaso di terracotta rotto, adattato a nido, nel caso cerchino di fare le uova all'esterno.

Nell'immagine 12 abbiamo appoggiato alcune fascine di legna sul tetto perchè, oltre a proteggere ulteriormente dagli sbalzi climatici il pollaio, è anche un ottimo posto dove anticamente usavano sistemare le fascine.

A questo punto erano avanzati due pezzi di lastre coibentate e abbiamo deciso di sistemarle sul davanti e sul lato sinistro, a maggior protezione dal vento di maestrale e dal sole cocente dell'estate in Sardegna (immagine 13). Ho sistemato anche delle fioriere nello spazio esterno intorno al pollaio, dove ho avuto cura di piantare le loro erbe spontanee preferite, così che la sera, prima di chiudere il pollaio, ne appoggio una dentro il pollaio e le galline possono beccarne le foglie fino all'indomani.

Ultimo passaggio all'esterno è stato creare uno spazio d'ombra con delle canne di bambù che loro più che altro usano come rialzo per poter mangiare le foglie di Vite canadese, che si arrampica lì dietro (immagine 14).

ombra bambù pollaio galline
 
INTERNO DEL POLLAIO
 
All'interno del pollaio, un oggetto indispensabile è la scaletta posatoio, che abbiamo realizzato tagliando delle lunghe aste a sezione gradrata 3x3 cm., trovate in cantina. 
La parte superiore dei pioli è stata smussata, leggermente arrotondata.
I vari elementi, fissati con viti e fil di ferro.
 
posatoio scaletta galline pollaio

Sotto il posatoio, ho sistemato in un secondo momento, due cassettine basse di plastica, perchè in questo modo è molto più agevole fare le pulizie, sfilando le cassette dall'incastro.

Ho inizialmente previsto un solo nido, in quanto le galline sono soltanto 3, ma non avevo previsto invece i gusti di ciascuna gallina e la maggior comodità di alcune posizioni rispetto ad altre.

Interno del pollaio 1
 
Nell'immagine qua sopra ho messo il nido (la paglia) dentro un vecchio trasportino per gatti o animali di piccola taglia, tagliando un pò di erba (soprattutto avena e orzo selvatici) e lasciandola essiccare.
 
Si possono vedere inoltre nella foto sopra, la ciotola del cibo (che in seguito cambierò e di cui parlerò più avanti), quella dell'acqua (un contenitore d'acciaio, da cucina, che ha una buona pesantezza e quindi stabilità) e un mazzettino di erbe, appeso come benvenuto ma soprattutto per far assaggiare loro un pò di piante spontanee nei primi giorni di permanenza chiuse nel pollaio.
 
Interno del pollaio 2
 
Il primo spostamento all'interno è stato il nido (foto sopra), perchè era complicato guardarci dentro alla ricerca di uova. L'ho messo tutto a destra girandolo di fronte, mentre sulla sinistra, al suo posto, ci ho messo un pò di erba, perchè le galline tendevano ad accovacciarsi sul cemento per riposare e non mi piaceva, anche perchè la vicinanza del posatoio significa escrementi dappertutto.
 
Interno del pollaio 3

Nella foto sopra, la rivoluzione ultima dopo l'effettivo uso del nido, perchè quando le galline arrivano, sono giovani e non fanno ancora le uova, ma quando arriva il momento, bisogna assecondare i loro gusti e i loro istinti (che spiego più dettagliatamente nel capitolo "Il nido e le uova", in fondo riportato).

 
Non avendo mai acquistato delle galline, al momento dell'ordine ho chiesto se andava bene portare un trasportino per prelevarle dal negozio e la commessa, stupita, mi ha risposto: nooo signora, sono dentro la scatola!
E così, tutte e tre dentro una grossa scatola, le abbiamo portate a casa: una rossa (forse razza Eureka) e due bianche (Livornesi).
 
I nomi scelti sono Arrubiedda, Natalina e Pasqualina. Arrubiu in sardo campidanese significa rosso e da qui il nome della gallina rossa. Natalina e Pasqualina sono due nomi simili per due galline quasi uguali. Appena arrivate le riconoscevo dalla crestina più rosea di una delle due, ma in seguito... ohi ohi... sono diventate entrambe "Lina"!


Ora però, a distanza di due mesi dal loro arrivo, le riconosco, ma solo se osservo attentamente la loro cresta. Si differenziano di poco. Arrubiedda invece ha una cresta diversa.

Arrivate a destinazione, ho appoggiato la scatola dentro il pollaio e l'ho aperta. Le galline mi guardavano terrorizzate. Mi sono allontanata per qualche minuto e al mio ritorno erano ancora dentro la scatola! Si erano mosse pochissimo.
 
galline appena arrivate in scatola
 
Le ho dunque fatte uscire io, hanno fatto qualche passo e ferme come si possono vedere in foto, sono rimaste per molto tempo.
Un'amica ci ha detto: non ho mai visto galline così immobili!
 
galline appena arrivate, immobili

Sul tardi sono andata ad immortalarle nella loro prima sera nel nuovo pollaio (foto sotto)
 
galline prima sera nel pollaio nuovo

 
L'ambientamento è stato lungo (e preoccupante almeno per me). Dopo la prima settimana le ho forzate ad uscire dal pollaio, dove si erano letteralmente barricate, almeno per fare la pulizia delle deiezioni.
Ho iniziato a metter loro la ciotola del cibo e dell'acqua fuori dal pollaio.
In parte funzionava finchè qualcuna, sentendo chissà quale pericolo, scappava e scappavano tutte, una dietro l'altra. 
Ma non scappavano dentro il pollaio, perchè lo tenevo chiuso, si rifugiavano inizialmente sotto il loggiato accanto, dietro una serie di tubi appoggiati ad una parete (foto sotto).
 
galline nascoste fra i ferri
 
Poi, una volta chiuso il loggiato con la rete, hanno trovato riparo sotto i cespugli dell'Assenzio, dove perlomeno avevano modo di beccare l'erba dei dintorni!
 
galline nascoste sotto piante
 
Avevano paura di ogni minimo rumore, anche il canto di un passerotto le faceva scappare... per non parlare delle cornacchie!
 
Questa storia è andata avanti per almeno 20 giorni, forse più, poi pian pianino hanno preso coraggio, soprattutto quando è arrivata la giornata di pioggia.

 
Sotto la pioggia si son trovate stranamente bene. Ho notato che non amano molto il sole, forse perché provenendo da un grosso capannone, l'ombra delle nuvole gli dà una certa aria di familiarità. 

gallina e la pioggia 1

Quando poi hanno scoperto che sotto il bambù c'erano i residui di mangime tutti bagnati, erano tutte lì a beccare.
Così ho scoperto che amano molto il mangime bagnato.

gallina e la pioggia 2

Ogni tanto gonfiavano il piumaggio e si scrollavano di dosso le gocce d'acqua.
Quando però la pioggia è divenuta battente, sono corse a ripararsi, prima sotto la cisterna dell'acqua, poi dentro il pollaio che, per l'occasione, ho riaperto e da quel giorno, ho tenuto aperto tutti i giorni, tutto il giorno e loro hanno imparato a gestirsi da sole.
Entrano, escono, vanno dove preferiscono.

 
Avendo letto che le galline amano fare il bagnetto asciutto, ho preparato loro, in una vecchia vaschetta per il bagno, un misto di sabbia, cenere e terra. 
Qualcuna di loro ha gradito ma tutte preferiscono farlo a terra, a fianco della vaschetta.
 
Bagnetto di terra galline
 
Spesso lo fanno la mattina, tutte insieme o comunque vicine.
Per sfruttare però il potere della cenere, ogni tanto ne butto un pochino negli spazi da loro scelti, dove si possono notare dei buchi, arrivati a trovare il tubo dell'acqua che vi passa sotto!

Bagnetto di terra galline buchi

 
Quando abbiamo acquistato le galline, al consorzio, abbiamo acquistato anche un sacco di mangime da 25 kg. 
Dal momento che sono state allevate in un capannone, sono certamente abituate a nutrirsi con mangimi, mi son detta. Cosa che mi è stata confermata dalla commessa.
Ho iniziato con mezza ciotola (circa 75 g.) e ne è avanzata molto. I primi giorni hanno mangiato pochissimo, forse per la paura.
 
Nei giorni seguenti sono arrivata a una ciotola piena e poi una e mezza, ma, quando hanno iniziato a razzolare e mangiare erba, l'indomani avanzava molto mangime.
Ora, a distanza di quasi due mesi, siamo sulla ciotola e mezza, oltre alla buccia della frutta, qualche pezzetto di pane e qualche seme di girasole ogni tanto.

Come frutta gradiscono molto la buccia delle nespole, l'interno della buccia di banana, la buccia di mela spezzettata... poi vedremo nel periodo delle angurie e dei meloni.

Inizialmente mettevo loro da mangiare in una piccola ciotola (comprata come vaso bonsai), ma vedendo che ci mettevano dentro le zampe, e qualche volta anche i bisogni, ho pensato di simulare in parte le mangiatoie che si trovano in commercio.
 
mangiatoia galline riciclando vaso e sottovaso
 
Ho usato un sottovaso e poggiato dentro, al rovescio, un vaso, tenuto fermo con un pezzo di mattone, in modo da lasciare tra il bordo del vaso e quello del sottovaso, uno spazio di circa 2 centimetri.
In seguito ho sostituito il sottovaso di plastica con uno di resina in quanto è più resistente e più stabile a terra.
 
mangiatoia galline riciclando vaso e sottovaso 2

Eh si perché le galline sono un pochino irruente nei movimenti e bisogna cercare di trovare soluzioni adatte a loro. Naturalmente ho dovuto sostituire anche il vaso per adattarlo alla misura del nuovo sottovaso. La resistenza è molto importante perché una volta imparato a razzolare, lo fanno anche nel sottovaso e la mattina trovo parte del mangime tutto intorno.
Ma ho escogitato una cosa che tra l'altro a loro piace molto, più del mangime appena fornito.
 
A mezza mattina, quando porto loro mezza ciotola di mangime, la appoggio fuori dal pollaio e nel frattempo che le galline beccano, io mi chiudo nel pollaio e rovescio l'avanzo di mangime, ormai rimasto in polvere e che non gradiscono, dentro la ciotola "bonsai, aggiungendovi quello che trovo a terra a fianco della mangiatoia, che raccolgo con scopetta e paletta, se pulito.
Poi vi aggiungo dell'acqua e mescolo con un bastoncino.

Questa cosa l'ho appresa durante la pioggia, quando mangiavano il mangime bagnato.
Qualche volta vi aggiungo dei pezzetti di pane raffermo (che asciutto non mangiano) oppure dei semi sbriciolati o pezzi di frutta.
Ricapitolando, mezza ciotola a mezza mattina più il pastone di mangime avanzato, una ciotola piena verso le 13 e un'altra ciotola piena verso le 19, quando vanno a nanna dentro il pollaio.

 
Per quanto riguarda questo argomento, sono stata breve. Nel video mostro la quantità di escrementi che si accumulano in una settimana sotto la scaletta posatoio. 
 
escrementi, deiezioni galline settimanali
 
Quando settimanalmente faccio la pulizia del pollaio, tiro fuori le cassette di plastica e le vado a raschiare, con una vecchia cazzuola da muratore, nella compostiera. Dopodiché raschio anche il cemento sottostante il posatoio, spazzo la polvere e i residui con una scopetta e infine lavo con acqua corrente, spazzando con la scopetta.

IL NIDO E LE UOVA
 
Come accennato in precedenza, inizialmente ho previsto un solo nido, in quanto le galline sono soltanto 3, ma non facendo ancora le uova perché giovani,  non sapevo che tipo di nido avrebbero preferito, i gusti di ciascuna gallina e la predilezione di alcune posizioni, più nascoste, più al sole, più in alto...

Interno del pollaio 1
 
Nell'immagine qua sopra ho messo un po di paglia dentro un vecchio trasportino per gatti o cani di piccola taglia, facendo un nido con un pò di erba (soprattutto avena e orzo selvatici) e lasciandola essiccare.
È stato utile non tanto come nido quanto come appoggio per la discesa dal posatoio. Dall'ultimo spazio in alto si lanciano sempre sul trasportino prima di scendere a terra.

Interno del pollaio 2

Però ad un certo punto ho deciso di spostarlo perchè era complicato guardarci dentro alla ricerca di uova. L'ho messo tutto sulla destra del pollaio e sulla sinistra, al suo posto, ci ho messo un pò di erba perchè le galline tendevano ad accovacciarsi sul cemento e non mi è parsa una situazione salutare per loro.
È rimasto anche nella nuova posizione il loro punto di atterraggio!

La commessa del consorzio mi ha informata al momento dell'acquisto che le galline avevano circa 110-120 giorni di età e che avrebbero iniziato a fare le uova intorno al 150esimo giorno.
A scadenza precisa, Arrubiedda, la gallina rossa, ha iniziato a emettere dei versi differenti dal solito e dopo qualche giorno, quando sono arrivata al mattino per aprire il pollaio, ho visto Arrubiedda sopra il trasportino e con la coda contro la parete, che faceva versi molto vibrati, che si possono sentire nel video sopra.
Ho immaginato subito che si trattasse delle prove generali per cui sono tornata a vedere dopo un po e lei era dentro il nido che ho sistemato fuori da pollaio, quello di coccio, ad emettere ancora suoni quasi mostruosi.
 
Gallina cerca nido per fare l'uovo

Quando mi ha visto è uscita dal nido e mi è venuta incontro. Ho dato una sbirciatina dentro il nido ma l'uovo non c'era.
Sono passata a controllare per la terza volta a mezza mattina ed era di nuovo sul trasportino, con la coda contro la parete e la poca paglia che vi era appoggiata sopra, tutta disordinata. 
Dopo qualche minuto è scesa a terra e si è diretta alla mangiatoia.
Non vedendo nulla sul trasportino ho pensato non riuscisse a fare l'uovo, invece poi, dando uno sguardo da vicino, ho notato un piccolo ovetto incastrato nell'angolo, tra la lastra coibentata e il trasportino, a metà altezza del trasportino, nel bordo che congiunge la parte inferiore con quella superiore.
 
primo uovo di arrubiedda la gallina rossa

Ho sperato non si fosse rotto e afferrandolo delicatamente ho tirato un sospiro di sollievo.
Subito ho preso della paglia e ho tappato quello spazio per far si che non si ripetesse la stessa scena l'indomani.
Ho messo, sopra il trasportino, anche un vecchio cestino, con della paglia e con un uovo svuotato e incollato con carta e colla vinilica... così da darle un suggerimento!
 
Suggerimento che non ha accolto perché l'indomani l'uovo vuoto era sul trasportino, il cestino era a terra sulla paglia e, subito dietro, c'era Arrubiedda che razzolava sulla paglia e tentava di creare un nido a terra (vedi video). 
E infatti poco dopo, verso le 9, ho trovato l'uovo quasi sul cemento, perchè la paglia era stata spostata per creare il nido a suo piacimento.
 
secondo uovo di arrubiedda la gallina rossa
 
Allora ho avuto l'idea di conservare la paglia come lei l'aveva combinata ma di sollevarla con cassette di plastica.

Per riempire i posti vuoti ho messo dentro il pollaio anche il nido di coccio che si trovava fuori e anche il cestino. 
 
Interno del pollaio 3
 
Vasta scelta dunque l'indomani ma il posto prescelto ormai era nell'angolo a sinistra.

Mi sono divertita a pesare le prime uova, a partire dal quarto, che pesava 49g. (si possono vedere i pesi dei giorni successivi all'interno del video).
 
prime uova della gallina rossa

Dopo una ventina di giorni ha iniziato a emettere quegli strani versi, anche una delle livornesi bianche, Natalina, e dopo qualche giorno, a mezza mattina, ho trovato un ovetto tutto bianco, dove avevo già tolto quello di Arrubiedda.
 
Dopo 3 giorni, ho tolto le 2 uova giornaliere e rientrando casualmente nel pollaio, ho visto che sempre nello stesso nido, c'era un altro uovo bianco!
Effettivamente anche Pasqualina aveva iniziato a fare quei versi, ma non immaginavo sarebbe stata così "discreta"!
 
Da quel giorno, abbiamo 3 uova tutte le mattine.
Arrubiedda lo fa anche prima delle sette, le altre entro le 10:30 ma, forse come Arrubiedda, lo faranno sempre più mattutino.

Di Arrubiedda non ho pesato il primo uovo, mentre delle livornesi si, e pesavano entrambi 45g.
Ora, a distanza di un mese per il primo e una decina di giorni per le altre, il peso medio è 58 g. quello di Arrubiedda e 53 g. delle uova bianche.

Mia madre mi ha spiegato che un uovo fresco si riconosce dall'albume, che deve essere compatto e non liquido.
Ebbene, sulla freschezza delle nostre uova non ho dubbi perché le prelevo ogni giorno dal nido e l'albume è talmente sodo che faccio fatica a separarlo dal tuorlo!
Ho dovuto riadattare anche alcune ricette (di Tziu Paulu), proprio per la loro compattezza.

 
Un accenno sulla paura perché è qualcosa che caratterizza le galline, che soprattutto all'inizio, hanno paura di tutto e di tutti.
Ho imparato a riconoscere anche il verso che emette Arrubiedda, quando percepisce un pericolo (senti nel video) e che mette in allarme le altre.
 
quando le galline sentono pericolo
 
Qualche volta all'inizio lo faceva anche quando mi avvicinavo al pollaio, ora capita che lo faccia in nostra presenza, guardando un punto fisso chissà dove, ma io non ho mai sentito niente di strano, tranne una volta che un cane di passaggio, si è affacciato al cancello e guaiva perché non riusciva ad entrare nello spazio recintato.

 
Arrubiedda è certamente fra le 3, la gallina che più si è addomesticata e lo ha fatto molto in fretta.
È molto affettuosa, si fa accarezzare da molto tempo e appena sente la nostra presenza, corre, col suo modo buffo.
 
È anche molto chiaccherona rispetto alle altre e con Tziu Paulu lo fa di continuo.
Quando lo vede accomodarsi sulla sedia, nel loggiato, gli gira intorno, gli parla, gli becca le ciabatte e i pantaloni, gli ruba la custodia degli occhiali dalla tasca dei pantaloni...
 
Gallina rossa ruba custodia occhiali
 
e qualche volta, mentre lui dava loro dei pezzetti di mela, Arrubiedda gli è saltata in grembo!
 
gallina rossa vuole rubare la mela a tziu Paulu

Proprio ieri gli ha rubato la buccia di una nespola dalle labbra, poco prima che lui la lasciasse cadere, dando un balzo super veloce!

Fa troppo ridere il loro rapporto! E lei è gelosissima delle altre!
Si possono vedere alcuni momenti divertenti nella parte finale del video.
 
Infine, siccome eravamo nel periodo a ridosso della Pasqua, Arrubiedda ha fatto gli auguri ad amici e parenti per telefono! 

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E a proposito di novità, se vuoi puoi dare un'occhiata alla nuova pagina, "il pollaio faidate 2 anni dopo" per aggiornarti su argomenti diversi che possono saltare fuori in due anni di vita nel pollaio.