Pollaio fai da te 2 anni dopo

 Pollaio faidate 2 anni dopo...


Pollaio nuovo ovaiole dopo due anni
Pollaio nuovo ovaiole dopo due anni Le novità


A disposizione anche un breve video short di riassunto e anteprima, cliccando qui


A distanza di quasi due anni dalla 
costruzione del pollaio fai da te che abbiamo avviato nel nostro giardino, le novità sono diverse e qui di seguito le espongo per chiunque avesse la curiosità o la necessità di conoscere queste informazioni.

Cosa succede in due anni in un pollaio nuovo? 

Gli argomenti trattati, nello specifico sono:




Il primo argomento dunque è proprio il
 


Galline ovaiole appena arrivate
Galline ovaiole appena arrivate


Quando abbiamo avviato per la prima volta il pollaio, abbiamo acquistato 3 galline, due bianche livornesi e una gallina rossa.
A distanza di quasi due anni mi sento di consigliare di valutare bene il numero di galline di cui si ha bisogno perché noi, in due, non riuscivamo a consumare tutte le uova prodotte da tre galline (non so come faccia chi ha una trentina di galline!!!).

Con tre galline è come acquistare una confezione da 6 uova ogni due giorni! Almeno i primi anni...

E nonostante ne regalassimo ad amici e parenti, nel periodo di isolamento, quando non potevamo uscire per le restrizioni covid, siamo stati sommersi dalle uova!!!


Siamo rimasti con due galline
Siamo rimasti con due galline


In sintesi, siamo rimasti con due galline e dunque ho modificato anche alcuni oggetti del pollaio, come la mangiatoia...

Mangiatoia "ideale" galline
Mangiatoia "ideale" galline


A disposizione anche un breve video short


Due anni fa è cominciata così:


Prime mangiatoie utilizzate per galline
Prime mangiatoie utilizzate per galline


Come mangiatoia, inizialmente, utilizzavo una semplice ciotolina di ceramica, che dovevo continuamente pulire perché le galline ci mettevano dentro le zampe, la rovesciavano e talvolta ci facevano anche i bisogni! (foto in alto a sinistra)

Copiando le mangiatoie in commercio, avevo quindi messo un vaso di plastica rovesciato dentro un sottovaso e loro potevano beccare il mangime tutt'intorno (foto in basso a sinistra).

In seguito ho sostituito il sottovaso di plastica con uno di resina in quanto è più resistente e più stabile a terra (foto a destra), considerando che le galline tenderanno a rovesciarlo!

Ma le galline imparano sempre nuove tecniche per sporcare o combinare qualcosa e avendo imparato a razzolare fuori, razzolavano anche sul bordo della mangiatoia! 
Buttando parte del mangime a terra.

Allora sotto il sottovaso in resina vi ho incastrato una ciotola, sempre di quelle per le piante, (che non mi mancano!) e il vaso rovesciato l'ho sostituito con uno di terracotta, che è più pesante.

Seconda modifica della mangiatoia
Seconda modifica della mangiatoia


In questo modo la mangiatoia resta sollevata da terra e le galline hanno più difficoltà a buttare fuori il mangime... 
ma non è bastato!

Nella parte superiore vi ho inizialmente appoggiato due vaschette vuote dello strutto, una per ciascuna gallina.
A ciascuna vaschetta ho praticato un foro, in modo che le galline dovessero per forza infilarvi la testa per mangiare, "costringendole" così a litigare meno!


Prima modifica mangiatoia con fori
Prima modifica mangiatoia con fori



La situazione è migliorata ma ho successivamente avuto l'idea di realizzare una struttura che seguisse il bordo del sottovaso, riciclando un pannello per cartelli edili, e in questo modo gli sprechi si sono annullati.


Mangiatoia galline anti spreco con dosatore
Mangiatoia galline anti spreco con dosatore


Come si può notare nella foto sopra, dietro la facciata della struttura con i due fori, ho incastrato un flacone vuoto di shampoo/bagnoschiuma, al quale ho tagliato la base e nella cui apertura posso agevolmente versare il mangime
Al collo del flacone ho collegato un pezzo di tubo per irrigazione, e nella parte bassa di quest'ultima, ho praticato due tagli a V, in modo tale che dai tagli possa scendere gradualmente il mangime, a destra e a sinistra, il quale smette di scendere se quello che c'è sul fondo non viene mangiato.


Dosatore mangime riserva da 1 litro
Dosatore mangime riserva da 1 litro



Una volta riempito questo piccolo "silos" da 1 litro, tappo con un pezzo di rete metallica sagomato per impedirne l'accesso ai topi e rimane carico, a loro disposizione, per 4-6 giorni (dipende dalla fame).
La durata della riserva dipende anche dal periodo e da quello che mangiano in alternativa all'esterno del pollaio.


Mangiatoia faidate galline anti spreco con dosatore
Mangiatoia faidate galline anti spreco con dosatore



Invece, quei buffi vasi impilati quasi a formare un cappello, inizialmente coprivano la bocca del piccolo silos, e impedivano alle galline di saltarci sopra e sporcare così la mangiatoia, ma ultimamente li ho tolti, dopo aver scoperto che poteva essere un perfetto nascondiglio per i topi, ormai sfrattati da qualsiasi altro luogo all'interno del pollaio, diventato "minimalista" proprio per essere un pollaio anti-topi, come descritto in un prossimo capitolo qua sotto.


Mangiatoia faidate galline anti spreco con dosatore e riserva mangime
Mangiatoia faidate galline anti spreco con dosatore e riserva mangime


E questa appena descritta è la versione definitiva della mangiatoia che uso per dare il mangime alle galline.
La mangiatoia nella foto sotto invece, la uso per fornire loro ritagli di verdure, la buccia della frutta, pane e tutto quello che non è mangime, a parte il pastone misto.


Mangiatoia a balconcino faidate galline
Mangiatoia a balconcino faidate galline


Ho preparato una mangiatoia, sfruttando il balconcino di un vecchio frigorifero, appoggiato inizialmente su un vaso a balconcino di plastica (foto in alto a sinistra), in seconda battuta vi ho appoggiato sopra un secondo balconcino per evitare che ci mettessero dentro le zampe e poi, per evitare i litigi e i battibecchi per accaparrarsi il cibo, ho costruito una sorta di separé di plastica a tre posti.
Una volta che le galline sono rimaste in due, ho tolto il separatore e ho optato per il balconcino sollevato da terra, appoggiato solo su due mezzi mattoncini, anti-topo perché aderenti al muro e tenuti fermi insieme da due fascette metalliche.
In questo modo è molto stabile e non si rovescia nemmeno se ci saltano sopra, e soprattutto, essendo trasparente, si vede se dietro o sotto si nasconde un topolino!
Il cibo che metto sul balconcino, tra l'altro, viene consumato subito e così non rischia di attirare topi nel pollaio.

Durante la cura di Arrubiedda (descritta più avanti), ho separato in due parti il balconcino, perché dovevo essere certa che fosse lei e non Pasqualina a mandare giù la medicina e durante questo periodo ho scoperto che anche le galline, in qualche modo, si possono educare a fare qualcosa, infatti tutt'ora, Pasqualina, quando porto da mangiare, si dirige a destra del balconcino, parte a lei deputata durante la cura!

L'abbeveratoio per galline fai da te


Abbeveratoio galline faidate pratico ed economico
Abbeveratoio galline faidate pratico ed economico

A disposizione anche un breve video short

Per dar loro da bere ho usato inizialmente un contenitore di metallo ma, come per la mangiatoia, non vanno bene contenitori così ampi perché le galline ci entrano subito dentro con tutte le zampe (sporche).
Ho rimediato con una tanica di plastica molto resistente, usata per la raccolta delle urine nelle 24 ore, che misura 2,5 litri e che si può acquistare in farmacia con pochi euro. L'unica modifica che ho fatto è stata tagliare il beccuccio dell'apertura piccolina, per permettere all'aria di entrare. 
Infatti messa a testa in giù, quindi con l'apertura grande tappata e immersa nell'acqua, man mano che entra l'aria esce l'acqua, fino a raggiungere il livello del piccolo beccuccio, poi si blocca (si può vedere meglio nel video).


Abbeveratoio galline faidate riciclo tanica e oblò lavatrice
Abbeveratoio galline faidate riciclo tanica e oblò lavatrice


Per continuare ad attrezzare il pollaio per evitare l'ingresso dei topi, ho sostituito il contenitore di metallo, con l'oblò della vecchia lavatrice, di vetro spesso e resistente e soprattutto trasparente, così ci si può vedere attraverso.
La piastrellina che si può vedere nella foto, sotto all'oblò, serve a rendere il piano e quindi il livello dell'acqua, orizzontali, essendo l'oblò inclinato.


Abbeveratoio di riserva per le galline
Abbeveratoio di riserva per le galline


Un altro abbeveratoio di riserva l'abbiamo posizionato appeso di fronte alla mangiatoia.


Abbeveratoio riciclo tanica vino e bottiglietta
Abbeveratoio riciclo tanica vino e bottiglietta


 È una piccola tanica che conteneva del vino e al suo interno abbiamo infilato una bottiglietta da mezzo litro rovesciata, alla quale è stato praticato un piccolo foro per l'aria (stesso sistema del precedente).

Rimedi anti-uccelli nel pollaio

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Non perché mi diano fastidio gli uccelli nel pollaio, ma soltanto perché voglio evitare che possano trasmettere delle malattie alle galline, bevendo e mangiando nei loro contenitori, ho studiato questa possibilità di far imparare alle galline ad entrare e uscire da sotto una comunissima tenda antizanzare.


Tenda anti intrusione uccelli nel pollaio
Tenda anti intrusione uccelli nel pollaio


Non è stato per nulla difficile, le galline si sono trovate subito a loro agio.
Anche un uccellino ci ha provato, ma vedendomi arrivare e sentendosi in trappola, una volta fatto uscire, non l'ho più rivisto!


Galline entrano ed escono dalla tenda anti-uccelli
Galline entrano ed escono dalla tenda anti-uccelli


In seguito, quando abbiamo acquistato la porta automatica, è stato lo stesso e si è ridotta ancor di più la possibilità di ingresso degli uccellini, o peggio ancora delle cornacchie, che dal nostro vicino di casa entravano nel pollaio a rubare le uova! Fortunatamente o grazie a queste precauzioni, da noi non è mai successo.


Porta automatica pollaio e galline intelligenti
Porta automatica pollaio e galline intelligenti


Con la porta automatica si può risparmiare sulla tenda perché non c'è bisogno di coprire tutto lo sportello ma ne basta un pezzetto.

P.s.: per evitare che anche altri animali (ad es. gatti) entrino nel pollaio in cerca di acqua, ho posizionato una bella ciotolona colma d'acqua fresca sotto un albero, ma in una parte del giardino alla quale le galline non possono accedere e così hanno "ciotole separate"!

Ambiente interno del pollaio "anti topi"

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I topi dentro il pollaio sono problemi difficili da debellare e abbiamo dovuto mettere mano al progetto interno del pollaio per riuscirvi. 

Pollaio anti-topi quasi tutto sollevato da terra
Pollaio anti-topi quasi tutto sollevato da terra

La prima sistemazione dello spazio interno nel pollaio prevedeva le vaschette dei nidi e degli escrementi sopra cassette di plastica rovesciate, perchè in tal modo riuscivo a pulire a terra più facilmente,
 ma così i topi avevano uno spazio sicuro in cui le galline non riuscivano a raggiungerli... e noi nemmeno!


Pollaio anti-topi prima e dopo
Pollaio anti-topi prima e dopo


Fondamentale è stato sollevare quasi tutti gli oggetti da terra ed evitare piccoli spazi chiusi in cui le galline non possano fare "autonomamente pulizia".

Quando non è stato possibile sollevare, abbiamo cercato di usare materiali tondi, come la mangiatoia, che ha un limitato spazio utilizzabile come nascondiglio oppure di recipienti di vetro trasparente, come l'abbeveratoio, in modo si possa vedere attraverso.


Pollaio anti-topi recipienti tondi o di vetro
Pollaio anti-topi recipienti tondi o di vetro


In questo modo i topi non trovando alcun posto sicuro dove nascondersi e vivere, qualche volta vi entrano ma rischiano grosso, perché le galline non sono proprio clementi quando se li trovano davanti.

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Galline e le moschine del letame ovino

Galline esasperate dalle moschine ovine
Galline esasperate dalle moschine ovine

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Le galline trovano molto fastidiose le mosche, ma devo dire che nel nostro pollaio non c'è una forte presenza di questi insetti, forse perché ho l'abitudine di svuotare almeno una volta al mese la vaschetta di raccolta degli escrementi e quando noto una presenza di mosche solitamente c'è la vaschetta troppo piena o un uovo rotto o simili.

Però quando arriva la primavera, tutti gli anni si schiudono le uova delle moschine delle pecore e seppur di breve durata la loro vita (2-3 settimane), diventano un vero incubo, per le galline ma anche per noi!


Arrubiedda esasperata dalle moschine mi è saltata in braccio
Arrubiedda esasperata dalle moschine mi è saltata in braccio


Questo tipo di mosca tende ad appoggiarsi al collo, agli occhi ed entrare dentro le orecchie e le galline sono esasperate e in continua fuga verso un riparo, possibilmente verso l'alto, ma comunque inesistente perché sono moschine talmente piccole che riescono a passare anche attraverso le zanzariere.

Fortunatamente per noi non entrano in casa di solito, prediligono l'esterno, e per questo motivo le galline non sanno dove trovare un attimo di pace e controllano fra le piume di continuo. 


Galline in fuga dalle moschine ovine
Galline in fuga dalle moschine ovine



Fondamentalmente sono innocue, anche se la loro bava può provocare eruzioni cutanee (come nel mio caso), ma nel caso delle galline non c'è niente di visibile, suppongo siano "solo" fastidiose.

Vedendole così ho provato a preparare un decotto d'aglio e, una volta freddo, a spruzzarglielo addosso: Pasqualina mi guardava perplessa ma si è lasciata spruzzare, Arrubiedda è scappata subito e non sono riuscita a bagnarla nemmeno poco poco.


Galline esasperate dalle moschine ovine cercano posti alti
Galline esasperate dalle moschine ovine cercano posti alti


Risultato: quando sono tornata a controllare, Pasqualina razzolava tranquilla sull'erba come se niente fosse e Arrubiedda continuava a scappare. Così ho scoperto che l'aglio è efficace ma non di lunga durata perciò quando possibile le spruzzavo nuovamente (anche Arrubiedda alla fine sono riuscita a beccarla con lo spruzzo).

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Galline e la cova senza fecondazione



Gallina cova senza fecondazione e fa versi strani
Gallina cova senza fecondazione e fa versi strani

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Quando nel pollaio non c'è il gallo è scontato che l'uovo della gallina non sarà fecondato, ma la gallina ci può provare comunque a far nascere il pulcino, per una sorta di "cova isterica", come può avvenire per la donna con la gravidanza, impadronendosi del nido e covando le sue uova e quelle delle altre galline.



Gallina cova e l'altra vuole fare l'uovo nello stesso nido
Gallina cova e l'altra vuole fare l'uovo nello stesso nido


Questa condizione è debilitante per la gallina che cova, perché si alza pochissimo o niente dal nido, rinunciando anche a mangiare e bere e diventa stressante per le altre galline del pollaio che, abituate a fare l'uovo in quello stesso nido, vogliono continuare a farlo lì, anche se è "occupato" e se ci sono altri nidi a disposizione.
E infatti succede che nonostante la gallina in cova emetta strani versi minacciosi e si gonfi tutta, l'istinto di fare l'uovo è più forte e ci si "accomoda" in due!

Se la gallina non mette fine alla cova autonomamente entro pochi giorni, intervengo con la forza rimuovendo tutto il nido dal pollaio e mettendolo al sole (adopero dei guanti perché la gallina diventa aggressiva e tende a beccare le mani e le braccia).
Poco dopo la gallina si alza e va in cerca del nido dentro il pollaio ma non trovandolo spesso desiste. Ricomincerà la sera o il giorno dopo e infatti qualche volta copro il nido finché non sale sul posatoio o ripeto la stessa azione tutti i giorni finché non "torna alla normalità". In due anni una sola gallina ha provato a covare, Pasqualina, e l'ha fatto già 3 volte.

Nido per la deposizione delle uova (rinnovo)

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Soprattutto quando il nido viene sporcato, è importante sostituire la paglia con nuova paglia e chi ha uno spazio incolto in campagna, non avrà difficoltà a recuperare foglie di cereali selvatici (orzo o avena).


Cereali selvatici paglia per nido galline
Cereali selvatici paglia per nido galline


Noi, dopo averli raccolti, li facciamo essiccare all'ombra o, se fuori piove e fa freddo, li asciughiamo sulla cucina economica.


Paglia seccata sulla cucina economica
Paglia seccata sulla cucina economica


In tal caso, una volta secca la paglia rimane verde per diverso tempo.


Paglia rinnovata ancora verde
Paglia rinnovata ancora verde

Altrimenti, se essiccata fuori, diventa subito color paglia.

Paglia nido galline rinnovata e sistemata
Paglia nido galline rinnovata e sistemata


Nelle due foto sopra si può notare che, nonostante noi appoggiamo la paglia come capita, le galline subito la sistemano a forma di nido, infatti quando ci vedono appoggiare la paglia nuova, vanno subito a dare una controllatina (foto sotto)!


Galline che controllano la paglia rinnovata
Galline che controllano la paglia rinnovata


Curiosità: quel pezzo di rete ombreggiante che si intravede sotto la paglia, serve a tirar su la paglia quando si vuole controllare se sotto di essa vi si nascondono dei topolini.


Uova sporche di escrementi - come mai?


Uovo bianco sporco di escrementi
Uovo bianco sporco di escrementi

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Mia zia Pina, che abita a circa 250 km di distanza da casa nostra, ricevendo le uova delle nostre galline in regalo, ma anche vedendole in diverse fotografie, mi ha chiesto se le lavassi perché le sembrava strano fossero così pulite. Quelle nostrane da lei acquistate, mi riferisce, sono sempre sporche.

Assolutamente no, non le laviamo, le ho risposto; sono sempre state "pulite", sin da subito.

Ho immaginato fosse per la disposizione del pollaio, per il fatto che il nido è vicino si al posatoio, ma essendovi una rete metallica protettiva sulla vaschetta di raccolta, forse impediva alle galline di sporcarsi.


Uova sporche di escrementi causa mangime


Ad un certo punto è arrivato l'inverno e con esso l'umidità e per un pò di tempo non mi sono accorta che il sacco del mangime, quasi finito, si era inumidito e stava facendo la muffa e insieme al sacco, anche il mangime all'interno era leggermente intaccato, anche se inizialmente non lo avevo notato.

Fatto sta che ho notato che le uova delle galline erano sporche delle loro deiezioni e questo per qualche settimana.


Uova di gallina sporche di escrementi: causa


Abbiamo attribuito ciò al mangime, anche perché una volta sospesa la somministrazione di quel mangime, tutto è tornato alla normalità e le uova sono tornate ad essere pulitissime, se non in qualche rara occasione.

In sostanza, penso che l'uovo sporco sia un problema di alimentazione, qualcosa di "sbagliato" di cui si nutrono le galline, che scombussola loro l'apparato digerente e di conseguenza il resto.
 

Uova strane di galline, uovo bucato, uovo doppio, uovo a punta
Uova strane di galline, uovo bucato, tuorlo doppio, uovo a punta

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Per "stranezza" delle uova intendo uova che non rientrano nella normalità o meglio ancora nella quotidianità.

E di sicuro non rientra l'uovo rappresentato nella prossima foto: l'uovo bucato. Essendovi un contatto tra l'esterno e l'interno dell'uovo, ovviamente non l'abbiamo consumato. 


Uovo strano bucato di gallina rossa
Uovo strano bucato di gallina rossa


Questo episodio è accaduto una sola volta, dopo circa un mese dal primo uovo, anche se il giorno dopo, sempre la stessa gallina rossa, Arrubiedda, ha deposto un uovo "sciolto", a cui mancava completamente il guscio.

A contenere in parte l'albume, vi era una sottilissima pellicina bianca, presumibilmente quella che si stacca insieme al guscio quando si sguscia un uovo sodo.


Uovo strano sciolto senza guscio, solo pellicina bianca
Uovo strano sciolto senza guscio, solo pellicina bianca


 Mentre, dopo 20 giorni esatti dall'uovo bucato, è arrivato l'uovo gigante!
Un uovo da 97 grammi, quasi un etto di uovo! Stessa gallina. Non certo un record ma un evento singolare nel nostro pollaio.


Uovo gigante gallina rossa 97 grammi
Uovo gigante gallina rossa Arrubiedda 97 grammi


Infatti nessuna gallina bianca livornese ha mai raggiunto quel peso, ma nemmeno quello di 88 grammi di Rossella, la nuova gallina rossa, anche lei giovanissima, con deposizione dell'uovo gigante a 20 giorni circa dal primo uovo.


Uovo gigante gallina rossa Rossella 88 grammi


All'interno di entrambe le uova giganti vi erano due tuorli!

2 tuorli dentro un uovo gigante
2 tuorli dentro un uovo gigante


Proseguendo in ordine cronologico, da giugno passiamo all'undici di agosto, giorno in cui Arrubiedda ci ha donato un uovo "rosa", che sembra sbiadito. 
Dalla foto sottostante si può notare la differenza di colore dall'uovo bianco di Pasqualina, a sinistra, e da quello del giorno prima, deposto da lei stessa, a destra.

Uovo strano rosa, sbiadito, di gallina rossa
Uovo strano rosa, sbiadito, di gallina rossa


Entrambe le sue uova presentano calcificazioni sul guscio, che non sono nemmeno tanto anomale, come può essere ad esempio il prossimo uovo.
Una calcificazione a punta, allungata di qualche millimetro, che si è verificata per fine agosto.
Potrebbe forse trattarsi di una reazione al caldo, che è sempre più pesante, soprattutto qui al sud (Sardegna).


Uovo di gallina strano con calcificazione a punta
Uovo di gallina strano con calcificazione a punta


Quello nella foto sotto, dall'immagine forse non è del tutto evidente, ma è un uovo deformato, o meglio, un uovo non ovale.


Uovo dalla forma non ovale, deformato
Uovo dalla forma non ovale, deformato


E a distanza di un giorno Arrubiedda ha deposto un uovo talmente fragile che l'ho trovato ammaccato.


Uovo ammaccato, guscio fragile e sottile
Uovo ammaccato, guscio fragile e sottile



Purtroppo penso siano entrambi conseguenza di un evento spiacevole, di cui racconto in un argomento qua sotto, con titolo: Avvelenamento...


Nella categoria "uova strane" ho inserito anche un "evento strano" che si è verificato, ovvero il ritrovamento di un uovo che si è schiantato sulla rete metallica posta sulla vaschetta che raccoglie le deiezioni. Ciò significa che Pasqualina, la gallina livornese bianca, ha fatto l'uovo dal posatoio, senza andare al nido. Urgenza? Chissà!


Uovo schiantato sotto il posatoio
Uovo schiantato sotto il posatoio

L'uovo, una volta arrivato a toccare la rete si è rotto e il guscio è rimasto intrappolato sulle maglie della rete metallica,mentre il tuorlo e l'albume sono finiti dentro la vaschetta, insieme alle deiezioni. 
In questo modo, fortunatamente, le galline non sono potute arrivare a mangiarli.


Questo evento si è verificato solo due volte lo scorso anno e non ha niente a che fare, apparentemente, con l'avvelenamento descritto sotto, evento nel quale è compreso anche un problema simile a questo.

Quest'anno però è accaduto di nuovo, stesso periodo dell'anno scorso (fine marzo), a distanza di soli due giorni e sto ancora cercando di capirne il motivo.
Potrebbe essere il cambio di stagione (primavera), dal momento che si verifica una volta all'anno...

Il giorno dopo questo accadimento si è aggiunto un altro evento, ovvero un uovo deposto sul cemento del pollaio che, probabilmente si è rotto cadendo su una superficie troppo dura, e di cui io ho ritrovato solo alcune tracce, perché immagino l'abbiano mangiato le galline.

Tracce di uovo deposto sul cemento e probabilmente mangiato
Tracce di uovo deposto sul cemento e probabilmente mangiato


In più, quest'anno, si è verificato un problema simile con Rossella, la nuova gallina, che per due volte, a distanza di una settimana una dall'altra, dopo aver saltato un giorno di deposizione, il giorno seguente ha deposto un uovo macchiato in modo strano, 

Uovo strano deposto sulla vaschetta delle deiezioni
Uovo strano deposto sulla vaschetta delle deiezioni


di bianco, o forse sbiadito tranne in un punto, deposto sulla rete metallica della vaschetta delle deiezioni, ma non caduto dall'alto perché integro.

Uovo sbiadito, ruvido e con macchia scura
Uovo sbiadito, ruvido e con macchia scura


Inoltre, nello stesso momento, tutte e due le volte, ho trovato un secondo uovo, sempre di Rossella, tutto schiacciato.

La prima volta l'uovo schiacciato era nel nido e tuorlo e albume hanno sporcato la paglia sottostante. 


Uovo schiacciato ritrovato vuoto per terra
Uovo schiacciato ritrovato vuoto per terra


La seconda volta l'ho trovato a terra (foto sopra), vuoto all'interno, ma controllando meglio, ho scoperto che la paglia era nuovamente bagnata. Ho pensato che il guscio ormai vuoto desse fastidio nel nido e sia stato scaraventato fuori...

Mi chiedo se le due uova (uovo macchiato e uovo schiacciato), siano state deposte uno la sera prima e l'altro la mattina seguente, quindi a poche ore di distanza uno dall'altro... o se entrambe siano state deposte contemporaneamente, lo stesso giorno... la stessa mattina...


Secondo uovo di gallina sbiadito con macchia ovale
Secondo uovo di gallina sbiadito con macchia ovale

Entrambe le ipotesi mi sembrano strane ma... delle due, l'una!

Ho pensato che quel colore biancastro possa derivare dalla rete metallica (una sorta di ossidazione) o dagli escrementi perché, in entrambi i casi, la macchia più scura, che ha in realtà il colore "normale" dell'uovo della gallina rossa, è sempre verso il basso.

Non è solo il colore a renderlo strano ma anche la ruvidità, infatti ad essere liscia è solo quella macchiolina.

L'unica cosa che posso aggiungere è che ho sospettato di qualche alimento e in particolare dei semi di sesamo, che però ho poi scartato in quanto l'anno scorso non ho dato loro di questi semi, solo quest'anno e anche pochi.


Frutti di siepe eleagnus slle galline
Frutti di siepe eleagnus alle galline


Il secondo alimento di cui sospetto sono i frutti della siepe di Eleagnus. Ho letto che sono commestibili e soprattutto vedo che gli uccelli ne sono ghiotti, però gli uccelli mangiano la polpa e lasciano il seme, invece le galline mangiano tutto.
Mi lascia perplessa il fatto che Arrubiedda, fino all'anno scorso ne ha mangiato tantissimi, ma in questo periodo non ha dimostrato sintomi simili a quelli di Pasqualina e Rossella.
Al momento ho sospeso la fornitura dei frutti anche se alcune piante sono presenti nel frutteto, ma in minima quantità.
 Finora comunque non si è ripresentato nessuno di questi problemi ma nel caso Rossella salti ancora un giorno di deposizione, sarà "sorvegliata speciale"!


Terzo uovo sbiadito e terzo uovo schiacciato
Terzo uovo sbiadito e terzo uovo schiacciato


Ed eccomi dopo 10 giorni a riportare gli ultimi sviluppi. Infatti Rossella non ha deposto l'uovo una mattina e l'ho controllata per tutto il pomeriggio, anche perché stavo lavorando proprio nel frutteto, dove le galline soggiornano.
Verso le 19 ho notato che Rossella non era attiva come Pasqualina, che al contrario razzolava qua e la e ogni tanto scuoteva la testa. Provavo a chiamarla e si girava lentamente.
Un pò per preoccupazione, un pò per scoprire se uno o entrambe le due uova venissero deposte già la sera prima del ritrovamento, un'ora dopo, quando le galline solitamente sono già sul posatoio, sono andata a vedere e infatti ho trovato il terzo uovo sbiadito, deposto sempre sulla vaschetta degli escrementi, ma stavolta con la macchiolina ovale verso l'alto e non verso il basso come le due volte precedenti. 
Invece, per quanto riguarda l'uovo vuoto ritrovato le volte precedenti, era nei pressi della porticina del pollaio, quasi certamente lanciato da Pasqualina nel momento della deposizione del suo uovo e la paglia anche questa volta era bagnata, forse solo di albume, perché non vi erano tracce di colore del tuorlo.

E continua ad accadere senza che capisca perché... quarta volta, il 29 aprile, stessa tipologia di uova ma quello macchiato deposto nel nido.


quinto uovo macchiato e sbiadito da una parte
quinto uovo macchiato e sbiadito da una parte


La quinta volta, a soli quattro giorni dalla quarta, uovo macchiato ancora sulla rete metallica, uovo vuoto per terra, paglia bagnata di albume e nello stesso giorno, un uovo bianco, quindi di Pasqualina, deposto dal posatoio e precipitato nella vaschetta degli escrementi.

Galline indipendenti

A disposizione anche un breve video short

Quando abbiamo deciso di avviare il pollaio, abbiamo cercato di costruirlo riciclando ogni materiale possibile perché aspiravamo almeno alla minima convenienza, dal punto di vista economico.
Per intenderci, spendere 500 euro per allevare due-tre galline, non è proprio quel che si dice un bell'affare!

Nel pollaio ovviamente è presente una porta, che inizialmente io aprivo tutte le mattine e chiudevo tutte le sere.
Non abbiamo mai preso in considerazione l'acquisto di una porta automatica, se non quando è nata l'esigenza di spostarsi da casa per qualche giorno.


Porta automatica pollaio utilità
Porta automatica pollaio utilità


Non volendo disturbare amici o parenti, abbiamo deciso, un pò scettici, di acquistare una porta automatica.
Non è stata una grande spesa (circa 35 euro) ed è anche stato facile montarla e durante il "collaudo", ovvero dieci giorni di prova, ci siamo ricreduti sulla sua utilità e in sei mesi, non abbiamo ancora cambiato le batterie. Resiste alla pioggia, al freddo, e ci sembra anche al caldo finora (da ottobre ad aprile).

Abbiamo galline intelligenti e indipendenti
È stato il primo pensiero!
Non c'è stato alcun bisogno di abituarle alla nuova porta.
Per loro è come sia sempre stata lì.
È semplicemente più piccola!

Galline indipendenti con porta automatica
Galline indipendenti con porta automatica


Inoltre ci sono dei vantaggi ai quali non avevamo pensato:

-se ci viene voglia di stare ancora un pochino a poltrire nel letto, o la sera la stanchezza vi fa dimenticare che è ora di chiudere, loro escono dall'alba e rientrano all'imbrunire e non abbiamo più questo pensiero. Mai successo che restassero fuori dopo la chiusura della porta.

-uscendo presto dal pollaio e rientrando solo per mangiare, bere e fare l'uovo, il pollaio rimane più pulito.

-uccelli e altri animali selvatici, hanno più difficoltà a varcare quella soglia.

-essendovi anche la tenda, a protezione del pollaio, la dimensione della tenda necessaria a coprire la piccola porticina è ovviamente più piccola. 


Porta automatica pollaio utile
Porta automatica pollaio utile


Naturalmente perché ci si possa allontanare da casa, lasciando da sole le galline, è necessario pensare anche al cibo.

Bisogna lasciare loro una scorta di cibo affinché possano nutrirsi come al solito, e nel nostro pollaio questo è possibile grazie alla mangiatoia faidate con scorta di mangime, che abbiamo realizzato (vedi argomento più in alto).

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A disposizione anche un breve video short



N.b.: la saturazione delle immagini che seguono in questo argomento, è stata ridotta del 50%, in alcune foto anche più del 70%, in modo tale che il rosso del sangue non sia così vivido come lo era nella realtà.
Se avete necessità di vedere le immagini con i loro colori reali, potete scaricarle e aumentarne la saturazione.


Mix uova gallina avvelenata
Mix uova gallina avvelenata


Una storia non a lieto fine purtroppo, ma che voglio condividere perché, non avendo trovato un veterinario per galline nel giro di 40-50 km., e non avendo trovato su internet, nè ricevuto di persona da persone esperte, informazioni complete o esaustive, non sono riuscita a salvare Arrubiedda. Chissà che questa mia esperienza possa essere utile a salvare altre galline.

Non sono nemmeno certa che si possa parlare di avvelenamento... anche se così parrebbe dai sintomi.
 Che abbia mangiato topi avvelenati da topicida? Siamo in campagna, i topi girano ovunque e si cerca di eliminarli, con le buone o con le cattive.
Oppure che abbia mangiato il seme interno delle pesche (che contiene amigdalina)?

In ogni caso i sintomi sembrerebbero gli stessi, causati quindi da avvelenamento da cianuro.


Torno un attimo indietro al primo anno in cui avevamo le galline, perchè, mentre davo loro dei pezzetti di pesca, mi è scivolato dalle mani l'osso della pesca e battendo a terra, si è spaccato, lasciando fuoriuscire il seme "velenoso" (contiene amigdalina contenuta anche nelle mandorle amare).
Non ho nemmeno fatto in tempo a chinarmi per raccoglierlo che Arrubiedda, la gallina rossa, l'aveva già mangiato!
Ora non ricordo se è avvenuto già il giorno dopo, ma comunque entro poco tempo, trovai un uovo insanguinato in superficie, color pomodoro, come avesse un rivestimento gelatinoso.


Uovo con sangue di gallina avvelenata del 7 ottobre
Uovo di gallina avvelenata (7 ottobre)



Ricordo di aver cercato senza successo un veterinario per galline e così cercai notizie su internet e venni quindi a sapere che poteva essere il seme della pesca, ma che essendo piccolo, un solo seme non era sufficiente ad uccidere una gallina.
Effettivamente nei giorni seguenti non trovai più nulla di simile e quasi mi dimenticai di questa storia.

Quest'anno però la storia si è ripetuta, e non si è limitata ad un solo giorno ma a qualche mese, stesso periodo di maturazione delle pesche.

Inizialmente, il 3 ottobre, ho notato che Arrubiedda non faceva l'uovo da quattro giorni ma, essendovi un pò buio dentro il pollaio, non avevo notato che sulla vaschetta delle deiezioni vi fossero dei "grumi gelatinosi rossi".


Sangue su uovo di gallina avvelenata del 7 ottobre
Sangue su uovo di gallina avvelenata (7 ottobre)


Da un'esame più approfondito e con più luce, ho visto che sul fondo della vaschetta, oltre a macchie color pomodoro, vi erano dei tuorli e ho capito solo dopo qualche giorno che quel sangue era quindi il guscio.


Sangue e tuorlo d'uovo di gallina avvelenata del 7 ottobre
Sangue e tuorlo d'uovo di gallina avvelenata (7 ottobre)


Guscio che non aveva più l'aspetto e la consistenza di un guscio perché appariva spesso e morbido.


Guscio di sangue e tuorlo d'uovo di gallina avvelenata (10 ottobre)
Guscio di sangue e tuorlo d'uovo di gallina avvelenata (10 ottobre)

Quando ho scoperto le prime "uova rosse", era di sabato sera e contattare un veterinario, per due giorni, sarebbe stato impossibile, dunque ho sfogliato tutte le pagine che ho trovato su internet su questo argomento e siccome c'era l'urgenza di agire, ho iniziato a darle da mangiare pezzetti di zenzero e 1/3 di spicchio d'aglio, anche questo a pezzetti e melagrana, che ho letto contenere vitamina k (antidoto contro l'avvelenamento da cianuro).

Fortunatamente ne gradiva il gusto e per non dimenticare le dosi, i miglioramenti e i peggioramenti, ho segnato man mano nel calendario.


Pagina ottobre promemoria terapie avvelenamento gallina
Pagina ottobre promemoria terapie avvelenamento gallina


Per qualche giorno le ho dato aglio e zenzero, e subito dopo ha deposto un uovo normale, oppure a giorni non lo deponeva affatto (che da una parte preferivo così, sperando potesse nel frattempo cicatrizzare qualcosa...).

L'11 ottobre non ho trovato nessun uovo nel nido e il giorno dopo ha deposto un uovo quasi bianco con qualche strisciata di sangue. (La foto sotto ha la saturazione originale, non ridotta).


Guscio con poco sangue di gallina avvelenata (12 ottobre)
Guscio con poco sangue di gallina avvelenata (12 ottobre)


Mi era sembrato un trand positivo ma poi, nel pomeriggio, ho trovato un uovo insanguinato (del giorno prima certamente) sotto un albero!

Molle come la gomma, sembrava un uovo sodo ma dentro c'erano il tuorlo e l'albume, crudi ovviamente. 
Avendo saltato per un giorno l'aglio, l'ho attribuito a ciò perché mi era parso avere un certo effetto.
Nei giorni seguenti nessun uovo.


Guscio con sangue di gallina avvelenata (11 ottobre)
Guscio con sangue di gallina avvelenata (11 ottobre)


Dopodiché è successo che il 15 ottobre ci siamo assentati da casa e dunque ha saltato ancora l'aglio per un giorno, ma il giorno dopo, al nostro rientro, c'erano l'uovo bianco di Pasqualina e un uovo quasi bianco di Arrubiedda (gallina rossa).

Nel paragrafo delle uova strane cito l'episodio in cui Arrubiedda ha deposto un uovo "rosa", molto simile a questo, ma in quel momento non pareva esserci nessun problema, quindi stesso sintomo causa diversa.


uovo quasi bianco gallina rossa avvelenata (15 ottobre)


Ma eccoci al 17 ottobre con un altro uovo rosso sangue, quasi sciolto, sempre sotto il posatoio.

Due giorni prima mio fratello aveva letto su un sito internet che la vitamina k (antidoto contro l'avvelenamento da cianuro), non mostra tossicità sulle galline nemmeno a dosi molto elevate e preoccupata della poca efficacia dell'aglio, ho deciso di andare in farmacia a chiedere se servisse una ricetta del veterinario per comprarla.
L'acquisto è libero e il suo costo è di 8 euro per 5 fialette da 1 ml.


Guscio con sangue di gallina avvelenata (17 ottobre)
Guscio con sangue di gallina avvelenata (17 ottobre)


Il farmacista mi ha chiesto se mi servisse per un cane o per un gatto (animali più frequentemente coinvolti in problemi di questa natura evidentemente) e quando ho risposto che trattavasi di una gallina,  ha sgranato gli occhi sorpreso (probabilmente sorpreso che ci si occupasse di salvare una gallina) e si è poi preoccupato della dose, quindi mi ha consigliato di metterne una minima quantità in una mollichina e somministrargliela in diversi momenti della giornata.
Avendo letto che per cani e gatti va in base al peso, ho preso la prima fialetta da 1 ml. contenente 10 mg. di prodotto, e ne ho prelevato tutto il contenuto con una siringa, poi ne ho versato, in ordine sparso, un terzo, su una mollica di pane spezzettata e ho conservato gli altri due terzi dentro la siringa. 
Arrubiedda l'ha mangiata senza problemi.

Nel pomeriggio mi è stato dato il numero di telefono di un esperto, in quanto allevatore di galline, il quale mi ha detto che non si tratta proprio di un avvelenamento.
Mi ha chiesto se avevo notato nella gallina qualche fuoriuscita subito fuori dal sederino ma, avendolo già letto su internet, ho potuto rispondere che ci avevo già guardato e che era pulito.

Allora mi ha consigliato di dare alla gallina un'altro terzo di fialetta di vitamina k la mattina dopo e poi un'altro terzo la sera, poi sospendere il trattamento per due giorni, riprendere per altri due giorni somministrando alla gallina mezza fialetta al giorno e interrompere il trattamento (terapia molto veloce rispetto a quanto letto su internet ma secondo lui bastava così).

Nel frattempo e per qualche giorno, fornire cibo semi-liquido ed eventualmente un pezzetto di lievito di birra disciolto nell'acqua da bere.
Sospendere lo zenzero e continuare eventualmente con l'aglio.

Mi ha tranquillizzata del fatto che non era una cosa grave e che sarebbe passata anche da sola.

Ho seguito i consigli tranne quello del lievito di birra che non avevo a portata di mano e ho cambiato la base per la vitamina k perché Arrubiedda non ne gradiva probabilmente il gusto e non mangiava più il pane.
La mischiavo dunque in un pochino di liquido di cachi, di cui lei andava matta.

Il giorno dopo non ha deposto nessun uovo, mentre il giorno dopo ancora, nella prima giornata di sospensione, ha deposto quello che si vede nella foto sotto, un uovo integro, con una sorta di placenta tutt'intorno all'uovo ma ho visto con positività il fatto che lo abbia deposto nel nido, dopo diverso tempo nel quale deponeva sempre dal posatoio.


Guscio con sangue di gallina avvelenata (19 ottobre)
Guscio con sangue di gallina avvelenata (19 ottobre)


Nella seconda giornata di sospensione nessun uovo (anche se nel calendario ho dimenticato di segnarlo).

Il 21 ottobre, giornata di ripresa della cura con vitamina k, mi sono affacciata alla rete del frutteto e ho visto Arrubiedda e Pasqualina in mezzo al frutteto ma, Arrubiedda era ferma immobile e nonostante la chiamassi, a malapena si girava a guardarmi.
Mi sono un pò allarmata e sono subito entrata nel frutteto e quando ero quasi arrivata davanti a lei, si è lasciata cadere seduta sul terreno e continuava a restare immobile.
Dal momento che stava iniziando a piovigginare, l'ho presa in braccio e l'ho portata dentro il pollaio, posandola sul nido. Come l'ho messa è rimasta.
Ho notato tra l'altro che aveva la cresta di un colore spento e con chiazze scure, cose che fino a quel momento non erano mai accadute, come pure questo accasciamento, perché era sempre stata molto vivace, a dispetto della condizione delle uova che deponeva.

Sono andata immediatamente a prendere la ciotolina, ho versato la mezza fialetta di vitamina k in poco cachi e sono tornata al pollaio.
Lei era ancora nella stessa posizione in cui l'avevo lasciata e in qualche modo ho cercato di farle mangiare il contenuto della ciotolina. Ne ha beccato poco poco.
Ogni tanto ci riprovavo e ne prendeva un altro pochino ma la vedevo sempre più accasciata. 
Poi si è accomodata sulla paglia, ha chiuso gli occhi e non ne ha voluto più sapere. Inoltre, dopo un pò ho notato un grumo di sangue accanto a lei, grande come un piccolo uovo e di forma ovoidale.
Mi sono ulteriormente preoccupata quando su un sito ho letto che con sintomi come quelli che lei stava mostrando, difficilmente si sarebbe ripresa, sarebbe morta entro pochi giorni.

Paolo, a metà mattina, mi ha consigliato di valutare bene il suo stato di sofferenza e decidere, eventualmente, di porre fine alla sua esistenza
Siamo andati insieme al pollaio. Arrubiedda era ancora nel nido ma con gli occhi aperti e non più nella stessa posizione in cui l'avevo appoggiata io, ma girata verso di noi. Quando ha sentito la voce di Paolo che la chiamava, ha allungato il collo per vedere meglio... ma non si è alzata.
Io, visto che sembrava stare meglio, sono corsa a prendere la sua ciotolina e quella di Pasqualina che dal momento in cui Arrubiedda ha iniziato le cure, mangia per conto suo, forzatamente nella parte destra del balconcino.
Sono arrivata con le due ciotoline e come mi sono piegata per posare per prima la ciotola di Pasqualina, Arrubiedda ha fatto uno scatto felino e in un balzo era lì pronta a "rubare" il cibo di Pasqualina.
L'ho afferrata e le ho messo vicino la sua ciotolina. Sembrava non mangiasse da una settimana ma una volta addentato il boccone, restava per qualche attimo ferma, come a pensare, poi proseguiva.
Ha finito tutta la vitamina k e ha mangiato qualcosa anche nel pomeriggio. È rimasta fuori dal pollaio fino a sera, anche se non ha razzolato, poi è salita sul posatoio ed è andata a nanna.

Il giorno dopo, quando mi ha sentito arrivare, è arrivata di corsa come al solito, e sembrava non fosse mai accaduto nulla.
Anche la sua cresta era tornata normale.
Per me era come resuscitata! Ero incredula.

Io ho continuato a darle l'aglio e la mezza fialetta per quel giorno (in cui non ha deposto l'uovo), poi il giorno dopo, ho scalato ad un terzo di fialetta per due giorni e il 24 ottobre ha deposto un uovo dal guscio bianco e molto fragile, sempre nella vaschetta degli escrementi.

N.b.: il rosso che si vede nella foto sotto, sono semi di melagrana che, per fare pulizia a terra, ho gettato nella vaschetta.


Uovo bianco di gallina rossa dopo avvelenamento
Uovo bianco di gallina rossa dopo avvelenamento


Non vedendo sangue, ho scalato ancora la vitamina k a circa un quinto di fiala e ci sono stati 5 giorni di assenza uovo. 

Ma per non stare troppo tranquilli, abbiamo notato Pasqualina che zoppicava. Non presentava ferite alla zampa e non si lamentava se la toccavo ma la teneva sollevata e correva con una zampa sola. Di sera però ho visto che era riuscita a salire sul trespolo e mi sono tranquillizzata un pò.
Forse voleva anche lei qualche attenzione in più! Dopo qualche giorno comunque si è ripresa, anche se tutt'ora quando corre la vedo un pò sbilenca.

Il 29 ottobre Arrubiedda ha deposto un uovo dal posatoio, quindi nella vaschetta escrementi, ma c'era un pezzo di guscio anche nel nido e intanto, non trovando più tracce di sangue, ho scalato ancora, approssimativamente ad un sesto di fiala, poi per essere più precisa, 10 gocce dall'ago della siringa.
Dopo altri 2 giorni di assenza, a novembre c'è stato il primo uovo integro anche se un pò deformato, non proprio ovale, irregolare.


Uovo non regolare, deformato, non ovale
Uovo non regolare, deformato, non ovale


Dopo un altro giorno di pausa, ha deposto un uovo ammaccato, ma non rotto.
Il guscio era molto fragile.


Uovo ammaccato, guscio fragile
Uovo ammaccato, guscio molto fragile

Il giorno dopo smetto di darle l'aglio ed è il primo di 8 giorni in cui depone un uovo normale a tutti gli effetti. 
Un giorno di pausa e poi altri 7 giorni di uova sane.
Nel frattempo l'8 novembre ho scalato ancora la vitamina k a 5 gocce al giorno, fino a terminare tutta la confezione, ossia il 15 novembre.
Ancora un giorno di pausa uovo il 18 novembre e un altro uovo regolare il 19, primo uovo di Arrubiedda che ho mangiato da quando era accaduto quel fatto, che mi sembrava ormai lontano e superato.
Fino a quel momento, per sicurezza, non avevamo consumato le sue uova ma le cuocevo e le mettevo fuori a disposizione di animali selvatici di passaggio.


Pagina novembre promemoria terapie avvelenamento gallina
Pagina novembre promemoria terapie avvelenamento gallina



20 novembre: nessun uovo ma tutto a posto: Arrubiedda è vispa come sempre.

21 novembre: mentre cerco dell'attrezzatura che mi serve in giardino, sento uno strano silenzio.
Chiamo le galline e non rispondono, allora mi avvicino al pollaio e dalla loro zona-riparo viene fuori Pasqualina, con un lamento insolito, ma non ci faccio caso al momento perché le galline sembrano lamentarsi sempre. 

Entro nel pollaio perché penso che Arrubiedda stia deponendo l'uovo nel nido, ma il nido era vuoto e mentre indietreggio, noto un'ombra sulla sinistra, sotto il posatoio... era Arrubiedda!
Ormai senza vita, ma ancora leggermente tiepida, era certamente precipitata a peso morto dal posatoio non da molto tempo, dopo aver lasciato cadere sulla vaschetta sottostante l'ultimo uovo insanguinato.

Una doccia fredda, gelata, un'esplosione improvvisa e inaspettata.
Se almeno avesse dato segnali che ancora non era finita quella brutta storia...

Un'immagine che è ancora impressa nella mia mente ma che per un momento, prima di correre ad avvisare Paolo, è stata distratta dal lamento di Pasqualina, proseguito per tutto il giorno e per quello seguente, due giorni in cui non razzolava più e non cercava cibo tra l'erba.

Così di quel giorno rimangono... 
un fermo immagine atroce, 
un suono angosciante, 
un sapore amarissimo,
...e una piccola piuma di Arrubiedda!


Piccola piuma ricordo di Arrubiedda
Piccola piuma ricordo di Arrubiedda




A disposizione anche un 
breve video short


Ovviamente quel lamento di Pasqualina, ormai rimasta sola, non poteva essere ignorato ed essendo le galline animali sociali, bisognava trovarle al più presto compagnia per evitare che soffrisse di solitudine e si deprimesse.

Così, abbiamo acquistato Rossella, altra gallina rossa, per non rinunciare all'estrema socievolezza e simpatia di questo tipo di gallina.

Ma quando si inserisce una nuova gallina in un pollaio, ci sono equilibri che si rompono...

anche quando il bisogno della compagnia è fortissimo!

La foto sottostante racconta il momento in cui Pasqualina, sollecitata da me ad entrare nel pollaio, ha incontrato per la prima volta Rossella.


Nuova gallina arriva al pollaio
Nuova gallina arriva al pollaio


L'ha squadrata da capo a piedi con petto in fuori e testa alta.
Rossella invece, forse per evitare di incrociare il suo sguardo, è stata per tutto il tempo con la testa girata dall'altra parte e si muoveva appena, scrutando l'ambiente che aveva intorno.

Quindi Pasqualina, dopo aver dato due beccate alle verdure rimaste nel balconcino, è salita sul piolo più alto del posatoio e la osservava dall'alto.


Primo approccio con gallina nuova
Primo approccio con gallina nuova


Questo ha permesso a Rossella di dare due beccate anche lei, ma non troppo convinta, perché fino a quel momento probabilmente aveva beccato solo mangime, nel capannone in cui viveva.

Mi sono resa conto di questo nei giorni seguenti, quando faceva un giretto fuori dal pollaio seguendo Pasqualina, la quale mangiava i fili d'erba e lei, copiandola, li beccava ma li lasciava poi cadere.
L'erba era una sconosciuta e non si fidava del tutto di Pasqualina, tanto da arrivare a mangiarla. 

Anche quando portavo io del cibo (frutta e verdura), Rossella non si avvicinava a mangiare però, se le mettevo la ciotolina vicino, beccava, ma con molta discrezione... ho letto dopo della "precedenza di beccata", ossia del fatto che le galline più anziane hanno (o pretendono) il diritto di mangiare prima di quelle più giovani, almeno fino a che la nuova gallina non si abitui al nuovo pollaio e le galline più anziane, alla nuova gallina.

Se la nuova gallina rispetta questa "regola" va tutto bene, altrimenti viene beccata dalle galline più anziane.


Gallina nuova mangia dietro gallina anziana
Gallina nuova mangia dietro gallina anziana


La stessa regola vale per la notte, perché la prima notte di Rossella è trascorsa nel nido. La seconda e la terza idem ma con la differenza che ha sporcato con gli escrementi il nido.


Prima notte nel nido nuova gallina
Prima notte nel nido nuova gallina


 A quel punto mi sono chiesta come mai non salisse sul posatoio. Pensavo non riuscisse e la quarta sera ho deciso di aiutarla, posandola sul secondo piolo.

Pasqualina, che era già salita fino all'ultimo piolo, ha iniziato a fare versi (di minaccia penso) e cercava di beccarle la testa se Rossella restava in piedi sul piolo.

Così ha dormito nel piolo basso per qualche giorno ed io, che pensavo che Pasqualina l'avesse subito accettata perché non l'avevo mai vista beccarla, ho capito che invece mi sbagliavo e la regola della precedenza di beccata era in atto e Rossella non si avvicinava a mangiare per quel motivo.


Gallina nuova mangia con ansia e paura
Gallina nuova mangia con ansia e paura


Ho continuato a controllarle per qualche giorno e ho notato che Rossella, quando arrivava la sera, iniziava a girare per tutto il pollaio in cerca di un posto adatto in cui dormire, ma senza riuscirvi, perché Pasqualina la minacciava con i versi.


Rossella cerca posto per la notte
Rossella cerca posto per la notte


Così ho aggiunto un prolungamento del posatoio sopra al nido e la facevo dormire lì, dove Pasqualina non riusciva a beccarla.

In seguito si è fatta furba e saliva sul posatoio prima di Pasqualina e quando lei arrivava, cercava di parare le beccate voltandosi dall'altra parte.
Ma anche a distanza di qualche mese ho notato che Pasqualina protesta ancora, ma Rossella è più sfrontata e coraggiosa e sale lo stesso!


Gallina nuova e lotta per il posto nel posatoio
Gallina nuova e lotta per il posto nel posatoio


Ho notato comunque che anche Pasqualina le veniva incontro in alcune situazioni, allontanandosi poco dal pollaio per razzolare, in modo tale che Rossella la seguisse e imparasse piano piano a prendere confidenza con il frutteto, che è molto grande per due galline ma per una gallina nuova anche di più.

Quando invece arrivavo io, Pasqualina arrivava di corsa e mi seguiva e Rossella spesso, trovandosi da sola, per paura, arrivava volando!

Gallina che vola
Gallina che vola


Nel giro di 20 giorni, era come se Rossella fosse sempre stata qui e soprattutto per il cibo, ha sostituito in pieno Arrubiedda, cercando di rubare i bocconi a Pasqualina.

E appena mi raggiunge, dopo la corsa, si abbassa per farsi accarezzare, per farmi capire che si fida di me.


Gallina si abbassa in segno di fiducia
Gallina si abbassa in segno di fiducia


E la conquista della sua fiducia è stata rapida perché poco dopo ha deposto il primo uovo.


Primo uovo gallina nuova dopo 20 giorni
Primo uovo gallina nuova dopo 20 giorni


E dopo altri 20 giorni, un uovo gigante o comunque molto grande. Meno di quello di Arrubiedda, che pesava 97 grammi, ma anche 88 grammi non sono pochi!


Uovo gigante di Rossella 88 grammi
Uovo gigante di Rossella 88 grammi


Per Rossella arrivare qui è stata la scoperta di un mondo e da subito si è "lanciata" nei lavori di campagna, come si può vedere nel prossimo argomento.

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Galline "aiutanti" in campagna


A disposizione anche un breve video short



Una cosa simpatica delle galline è il fatto che loro pensino che qualsiasi cosa noi facciamo, sia per loro!

È così che partecipano ai lavori campagnoli e diventano nostre "aiutanti" in campagna.

Come?


Le galline corrono per sistemare la legna
Le galline corrono per "sistemare" la legna


Realtà da favola: le galline sistemano la legna insieme a noi!

Realtà effettiva: quando raccogliamo i tronchetti, loro si avvicinano a cercare insetti buoni da mangiare e "pensano" che noi spostiamo la legna per quel motivo!!!



Le galline non hanno più paura del tosaerba
Le galline seguono il tosaerba


Realtà da favola: le galline seguono il tosaerba per tagliare i ciuffi rimasti lunghi!

Realtà effettiva: le galline, fidandosi di noi, si sono abituate al rumore del rasaerba e lo seguono perché, dove l'erba è tagliata, si vedono meglio gli insetti che vi si nascondevano, oppure nel periodo giusto, al passare del tosaerba, saltano delle piccole cavallette e loro le catturano più facilmente.


Galline partecipano alla potatura dei polloni
Galline partecipano alla potatura dei polloni


Realtà da favola: le galline potano i polloni degli ulivi!

Realtà effettiva: quando mi piego per tagliare l'erba o i polloni degli ulivi, loro mi seguono e beccano il metallo delle forbici, stanno attente se saltano fuori degli insetti e una volta Rossella ha acchiappato un rametto di ulivo e lo ha sbattuto a terra più volte per tramortirlo... quasi fosse un insetto coriaceo!!! 
Poi ha capito che non lo era.


Galline e le lunette sotto gli alberi e nell'orto



Realtà da favola: le galline aiutano tziu Paulu a fare le lunette sotto gli alberi.

Realtà effettiva: mentre tziu Paulu zappa la terra e prepara le lunette per l'irrigazione degli alberi, le galline lo affiancano e razzolano la terra e dopo che la lunetta è finita e innaffiata, fanno il loro bagnetto di terra, distruggendo completamente il lavoro di tziu Paulu.
Stessa cosa se hanno accesso all'orto!


Galline "controllano" prato appena tosato
Galline "controllano" prato appena tosato


Finiti i lavori, si concedono un pò di relax, facendo un giro di perlustrazione per il frutteto, sull'erba appena tosata.

Ma questa armonia dura poco perché, nonostante l'abbondanza di cibo, una gallina vuole il cibo che sta adocchiando o mangiando l'altra...

...e così succede che camminando camminando, una va dove va l'altra, e proseguono con un'andatura a zig-zag, quasi fossero ubriache!


Galline camminano a zig-zag
Galline camminano a zig-zag


Un'ultima immagine buffa di Pasqualina con un filo d'erba intrappolato nel becco e non riusciva a liberarsene!


Pasqualina e il filo d'erba incastrato nel becco
Pasqualina e il filo d'erba incastrato nel becco



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